Lo yoga è una scienza, una possibilità di cura, basata sulla percezione profonda di sè come corpo, respiro, emozioni, pensieri, comportamenti.

Il metodo dello Yoga Terapeutico prevede una chiave di lettura del disagio  basata sul panchakosha, ovvero sul concetto vedantico dei cinque livelli di esistenza: fisico, fisiologico-energetico, mentale, intellettuale e spirituale.

Questo approccio di stampo olistico, secondo il quale tutto è connesso,  si rivela un valido complemento alle terapie fisiche e/o psicologiche tradizionali.

L’esperienza dello Yoga terapeutico, infatti, permette di sviluppare una conoscenza equilibrata del proprio corpo nel rispetto dei segnali di disagio, somatici e tensivi,  ed offre le basi per sostenere coloro che decidano di rivolgersi allo yoga in un percorso di mantenimento o affiancamento dopo o durante una cura medica, una terapia riabilitativa, una psicoterapia, ecc.

Yogaterapia dunque inteso come “auto diagnosi”, ovvero un laboratorio di osservazione sensoriale/percettiva che ci permette di riconoscere i nostri blocchi corporei, le restrizioni energetiche, e gli squilibri respiratori interpretabili come sintomi di disarmonia e sofferenza delle strutture fisiche e psichiche.

Lo yoga consente di sostenere l'intelligenza del corpo, favorendo, attraverso il ripristino di comportamenti e posture”sani”, il processo verso la guarigione e, in questo senso, può dare un suo contributo in campo terapeutico, operando con un ruolo di supporto in sinergia con le terapie che già vengono utilizzate in campo medico.

Cinzia si dedica all’elaborazione di sessioni individuali di Yoga Terapeutico, a tu per tu con l’insegnante,  così da poter proporre una pratica personalizzata che tenga conto dell'unicità della persona, coinvolgendola direttamente mediante l'ascolto della propria dimensione posturale e respiratoria.

Il respiro entra come testimonianza di vita, come presenza alla vita.

Respirare non è piu’ solamente esercizio meccanico, ma è l’incontro con il prana, ovvero con la forza vitale che ci anima e che si puo’ prendere cura di noi.

Da questa presa di coscienza deriva una più profonda consapevolezza che attiva miglioramenti significativi sul fronte dei sintomi, della funzionalità e dell’umore. La pratica individuale si rivolge a chi ha specifiche necessità e desidera intraprendere la sua ricerca attraverso una relazione più profonda insegnante/allievo che permette di individuare insieme un percorso più consono alle esigenze psico-fisiche della persona.

Torna e prenditi cura di te stesso. Il tuo corpo ha bisogno di te,

i tuoi sentimenti hanno bisogno di te, le tue percezioni hanno bisogno di te.

La tua sofferenza ha bisogno di te, la tua gioia ha bisogno di te.

Il tuo desiderio più profondo ha bisogno di essere riconosciuto da te.

Torna a casa e sii là per tutte queste cose.

Thich Nhat Hanh

LO YOGA E' UNO STATO, NON E' UNA CONOSCENZA.E' L'ESPERIENZA DI UNO STATO DI UNITA'. QUESTO STATO NON POSSIAMO CHE VIVERLO E SPERIMENTARLO. NON POSSIAMO INSEGNARLO, POSSIAMO SOLO TRASMETTERLO

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